“Military Wives” non è solo il tipo di film che termina con “We Are Family” di Sisters Sledge, è il tipo di film che termina con l’intero cast che canta insieme.
Diretto con la mano sinistra dal regista di “Full Monty” Peter Cattaneo, Military Wives racconta la storia abbastanza vera di alcune mogli dell’esercito britannico che imparano a cantare per esorcizzare i loro dolori.
Tutto comincia con una lezione sui pompini di Kristin Scott Thomas a Sharon Horgan e tutto finisce con un concerto pubblico banale ma soddisfacente che fa vibrare le corde del cuore e lega l’intero film.
Kate e Lisa sono le monadi su cui ruota tutta la storia
Thomas interpreta Kate, la moglie del colonnello, che la rende di fatto la civile “di alto rango” nella sonnolenta base militare dove si è impegnata come presidente del Comitato sociale dall’inizio della guerra in Afghanistan.
La maggior parte dei compiti di Kate riguardano la ricerca di cose che le altre donne devono fare: prenotare club, circoli per maglieria e qualsiasi altra attività possa aiutarle a distogliere la mente dal fatto che i loro mariti e mogli potrebbero non tornare mai a casa.
La severità di Kate la rende una scelta naturale per il lavoro (anche se il suo comportamento freddo ha un effetto agghiacciante sul morale di base), ma la sua vera motivazione arriva da una necessità emotiva più triste e più egoista.
Kate non è solo una moglie militare, ma è anche anche una madre militare, e il suo unico figlio è morto in combattimento non molto tempo fa.
Quando tutti i soldati locali escono per le loro missioni più pericolose, a Kate non rimane altro che una casa vuota e un quartiere pieno di donne vagamente terrorizzate da lei.
Lisa è una donna completamente diversa, non è convinta che tutti possano solo mantenere la calma e andare avanti.
Pensa che le mogli debbano scaricare un po pressione, lasciarsi andare e appoggiarsi a vicenda.
Quando le donne della base vengono spinte a iniziare un gruppo di cori settimanali, Kate cerca di guidarle in alcuni inni ammuffiti, mentre Lisa cerca di spingerla verso Cyndi Lauper.
È solo una questione di tempo prima che tutti inizino a fare bella musica insieme.
Il dramma raramente supera un punto di ebollizione Cattaneo riesce a far sembrare la base un purgatorio senza che le cose diventino troppo spiacevoli.
Sai fin dal principio che almeno una delle mogli rimarrà vedova, ma la sua perdita è lo special di una canzone e non un ritornello
Ogni telefonata o bussare alla porta che si sente per queste donne è come un presagio di sventura.
I loro figli creano calendari elaborati e contano i giorni fino alla fine delle missioni; le case sono piene di pareti vuote perché nessuno è abbastanza stanziale da sistemarsi; gli oggetti di routine sono dotati di superstizione.
Ci sono nel film personaggi primari e secondari, ma questi ultimi sono solo delineati da singoli tratti
“Military Wives” è un faro puntato inesorabile su un mondo dove accadono per fortuna risate autentiche.
La tensione tra Thomas e Horgan basta a tenere in piedi il mondo ed il modo in cui si appiana il conflitto è abbastanza per giustificare l’emozione del film (la scena dei guanti colpisce molto).
È toccante vedere le piccole fessure della vulnerabilità che si increspano nella performance di Thomas, e Horgan ha un modo meravigliosamente esasperato di lasciare che lo stress da genitore single inquini il suo modo più casual di fare le cose.
Forse Kate e Lisa ci manca vederle formarsi nel tempo, le troviamo già strutturate dal principio del Film.
Comunque il senso di amicizia e di presenza che racconta, come sostegno di questi animi in balia della bonaccia prima della tempesta vale il senso di tutto il film
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