Caro Edward Norton ne è passato di tempo!
Motherless Brooklyn di Edward Norton. Il giovane di belle speranze non solo è diventato un grande attore, ma anche un bravissimo regista ed ha confezionato un piccolo capolavoro.
Dopo venti anni il secondo film come regista
Motherless Brooklyn è un film ambientato negli anni ’50, ma racconta una storia molto contemporanea.
Il suo personaggio è affetto dalla sindrome di Tourette che lo rende spesso incontrollabile nelle sue esternazioni, un pezzo rotto in una società dove apparentemente le cose devono avere un loro posto preciso, ma è l’unico che cerca il vero senso.
Tutto il film è un viaggio attraverso la sua mente nella costruzione di un puzzle che chi al potere vorrebbe disegnato in un unico modo, ma che in profondità è completamente diverso.
Manipolazione della superficialità contro profondità del pensiero, del ragionamento, della conoscenza.
È un film che attraverso i suoi personaggi ci mostra quanto la politica faccia parte della nostra vita quotidiana.
La lotta del debole contro il potente non è solo qualcosa di teorico ed astratto, ma si consuma nelle strade tutti i giorni ed è il potente che ha bisogno che il debole sparisca dalla vista per mantenere il proprio potere.
bravissimi tutti gli interpreti è un film assolutamente da vedere, per la regia, la fotografia, e la musica, il jazz hard-bop degli anni ’50 con i suoi giri e ripetizioni come la mente del protagonista.
IF IF IF..se…se…se come sarebbe stato se…
Edward Norton combatte ancora una volta con se stesso, ma questa volta è consapevole fin dal principio del compito che gli spetta, non è come in Fight Club ingnaro della propria psicosi, qui impara a fare della sua patologia un punto di forza.
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