Caro Edward Norton ne è passato di tempo!
US director and actor Edward Norton poses during the photocall for the movie ‘Motherless Brooklyn’ at the 14th annual Rome Film Festival, in Rome, Italy, 17 October 2019. The film festival runs from 17 to 27 October. ANSA/ETTORE FERRARI US actor/cast member Edward Norton arrives for the premiere of ‘Birdman or (The unexpected virtue of ignorance)’, at the 71th annual Venice Film Festival at the Lido in Venice, Italy, 27 August 2014. ‘Birdman or (The unexpected virtue of ignorance)’ is presented in the official competition, is the opening film of the festival that runs from 27 August to 06 September. ANSA/ETTORE FERRARI
Motherless Brooklyn di Edward Norton. Il giovane di belle speranze non solo è diventato un grande attore, ma anche un bravissimo regista ed ha confezionato un piccolo capolavoro.
Dopo venti anni il secondo film come regista
Motherless Brooklyn è un film ambientato negli anni ’50, ma racconta una storia molto contemporanea.
Il suo personaggio è affetto dalla sindrome di Tourette che lo rende spesso incontrollabile nelle sue esternazioni, un pezzo rotto in una società dove apparentemente le cose devono avere un loro posto preciso, ma è l’unico che cerca il vero senso.
Tutto il film è un viaggio attraverso la sua mente nella costruzione di un puzzle che chi al potere vorrebbe disegnato in un unico modo, ma che in profondità è completamente diverso.
Manipolazione della superficialità contro profondità del pensiero, del ragionamento, della conoscenza.
È un film che attraverso i suoi personaggi ci mostra quanto la politica faccia parte della nostra vita quotidiana.
La lotta del debole contro il potente non è solo qualcosa di teorico ed astratto, ma si consuma nelle strade tutti i giorni ed è il potente che ha bisogno che il debole sparisca dalla vista per mantenere il proprio potere.
bravissimi tutti gli interpreti è un film assolutamente da vedere, per la regia, la fotografia, e la musica, il jazz hard-bop degli anni ’50 con i suoi giri e ripetizioni come la mente del protagonista.
IF IF IF..se…se…se come sarebbe stato se…
Edward Norton combatte ancora una volta con se stesso, ma questa volta è consapevole fin dal principio del compito che gli spetta, non è come in Fight Club ingnaro della propria psicosi, qui impara a fare della sua patologia un punto di forza.
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