OVER THE MOON

di Glen Keane

il cinematografo

Il Punto Di Svista Del Cinefilo

Di Giulia Lang

Sinossi: La piccola Fei-Fei è cresciuta ascoltando dai suoi genitori le antiche leggende cinesi, tra cui quella di Chang’e, la Dea della luna. Quando suo padre – in seguito alla morte prematura della moglie – inizia a frequentare un’altra donna, Fei-Fei parte per un viaggio straordinario alla ricerca di Chang’e, per dimostrare al suo papà la forza del vero amore.

Dopo mesi di rinvii ed incertezze, lunedì 26 aprile si terrà finalmente la 93ª edizione dei premi Oscar.
I titoli dei film candidati sono stati annunciati il 15 marzo scorso e tra questi figurano anche diversi prodotti originali Netflix, tra cui Mank, Il processo ai Chicago 7, Ma Rainey’s Black Bottom e Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria. Quest’ultimo gareggerà nella categoria Miglior film di Animazione insieme a Soul, Onward – Oltre la magia (entrambi di casa Pixar), il gioellino della Cartoon Saloon Wolfwalkers – Il popolo dei lupi e – infine – Shaun vita da pecora – Farmageddon (Aardman Animations).
Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria è un film di animazione realizzato da Netflix in collaborazione con la Pearl Studios e la Sony Pictures Imageworks. Al timone della pellicola c’è un maestro dell’animazione Disney, Glen Keane, disegnatore di capolavori come La Sirenetta, Aladdin e La Bella e la Bestia.


Al centro della vicenda c’è Fei-Fei, una bambina cresciuta ascoltando dai suoi genitori le antiche fiabe del folklore cinese, tra cui la sua preferita, quella su Chang’e, la Dea della luna. Tuttavia, la madre muore prematuramente, lasciando nella piccola un vuoto e una tristezza incolmabili.
Passano gli anni e mentre Fei-Fei ancora non è riuscita ad elaborare il lutto, suo padre ha trovato un equilibrio e frequenta un’altra donna, Zhong. Nonostante la gentilezza dimostrata dalla signora, Fei-Fei vede in lei e nel figlio Chin – un energico bimbo di otto anni – degli intrusi. Si convince così che per riportare le cose come erano prima, deve dimostrare al padre l’esistenza di Chang’e e ricordargli il significato del vero amore. Grazie alle sue straordinarie doti nell’ambito della fisica e della matematica, Fei-Fei realizza una razzo in grado di portarla sulla città di Lunaria e si mette in viaggio in compagnia di Bungee, la sua fidata coniglietta, e Chin, salito di nascosto a bordo della navicella.
La Pearl Studio torna ad esplorare miti e leggende dell’antica Cina dopo i fortunati Kung Fu Panda 3 (2016) e Il piccolo Yeti (2019) e lo fa attraverso le sapienti mani di Glen Keane, per la prima volta alla regia di un lungometraggio animato.
Over The Moon riesce fin da subito a catturare lo spettatore e a trasportarlo nel magico mondo di Lunaria, attraverso gli occhi speranzosi di Fei-Fei., certa di trovare un sostegno in Chang’e. Tuttavia, la dea non è così magnanima, anzi si dimostra fin da subito ostile nei confronti dei nuovi arrivati.


Il personaggio di Chang’e è probabilmente quello più interessante e tridimensionale dell’intero film. Ella incarna infatti tutte le caratteristiche che la Luna ha nell’immaginario collettivo: è di una bellezza accecante, è altezzosa, capricciosa e – per l’appunto – lunatica. Non a caso il personaggio entra in scena con vestiti e trucco sfavillanti sulle note del brano Ultraluminary, che strizza l’occhio alla K-pop.
A primo impatto verrebbe da identificare Chang’e come l’antagonista della storia. La dea accetta, infatti, di aiutare Fei-Fei nella sua missione, solo se la piccola riuscirà a trovare e a consegnarle il “dono”, ovvero l’oggetto che porterà indietro dalla morte il suo amato Houyi. Come Fei-Fei anche Chang’e soffre per la morte di una persona cara e dal giorno della perdita il suo animo si è inaridito trasformando un regno che un tempo era gioioso e pieno di vita, in un pianeta triste in cui gli abitanti sono ormai sudditi terrorizzati dalla loro regina.
Alcune di queste componenti narrative potrebbero risuonare familiari a qualcuno; infatti anche ne La Bella e La Bestia, film di animazione diretto da Gary Trousdale e Kirk Wise, troviamo un principe divenuto crudele a causa della sua sofferenza, un incantesimo da spezzare in una corsa contro il tempo e dei sudditi destinati a condividere con il loro re un triste destino.
Fortunatamente gli aspetti in comune tra il nuovo film di Keane e il capolavoro Disney del 1991 terminano qui e Over The Moon trova presto la sua strada.


Uno dei punti di forza del film risiede proprio nella bravura del regista nel contrapporre i colori allegri e fluorescenti di Lunaria e dei suoi abitanti, al tema principale della pellicola, ovvero la tristezza provocata da un lutto che non si ha la forza di elaborare.
Gli aspetti visivi e narrativi del film sono accompagnati da sequenze musicali frequenti ma azzeccate, poiché attraverso di esse i protagonisti hanno modo di comunicare allo spettatore le loro emozioni e i lori pensieri.


Ciò che forse tende ad appesantire la vicenda è un sovrannumero di personaggi secondari, nello specifico di sidekick pet tipicamente disneyani. Troviamo infatti la coniglietta Bungee, il Coniglio di Giada, il ranocchio di Chin e Gobi, creatura verdastra simile ad un formichiere, che aiuterà Fei-Fei nella ricerca del dono.
Il problema nell’introdurre troppi personaggi secondari è che questi non solo creano confusione agli occhi dello spettatore – poiché mancano di una collocazione chiara all’interno della storia – ma tolgono anche spazio ai protagonisti, in particolare a Chin. Il bambino è infatti al settimo cielo all’idea di avere una nuova sorella, e per questo non fa che stare dietro a Fei-Fei, con siparietti spassosi che delineano un personaggio che ricorda il giovane Rusell di Up.
Uno dei temi affrontati nel film è proprio l’amore in tutte le sue sfaccettature, anche quello che lega due fratelli, per questo è un peccato che lo sviluppo del rapporto tra Fei-Fei e Chin abbia avuto così poco spazio.


Aldilà di questi difetti di sceneggiatura, Over The Moon si presenta come un film godibilissimo, adatto anche ad un pubblico adulto, grazie ad un sapiente mix di luci ed ombre, di aspetti comici e teneri – tipicamente disneyani – ad altri più ombrosi, accompagnando la protagonista in un lungo viaggio che la porterà ad elaborare la perdita di sua madre.

VOTO: 3,5/5