Tantas Almas è uno dei film più struggenti dell’ultima Festa del cinema di Roma.

Tantas Almas racconta il viaggio solitario e lacerante di José, un padre di famiglia che vive sulle sponde del fiume Magdalena in Colombia.

Josè è circondato solo dalla fitta foresta e dalla malavita del luogo che sembra “regnare” incontrastata. 

E’ proprio questa mala-vita che porta all’ imporovvista e ingiusta uccisione dei suoi due figli, due pescatori come lui.

Mosso dalla passione e dal forte turbamento dell’accaduto, José decide di intraprendere una “missione” per recuperare i cadaveri dei figli gettati con indifferenza nel fiume, per donargli una degna sepoltura e un altrettanto degno passaggio all’altro mondo.

Tra Tarkovsij ed il neorealismo

La grande fede di José non lo farà scoraggiare di fronte all’impervia Natura immobile e sovrana ma, anzi, sarà ancora più caparbio nell’affrontare le insidie che questa gli presenta.

Una forte riflessione su quanto il sud America sia abbandonato a se stesso, lacerato e martorizzato dalla povertà che inevitabilmente porta alla sopravvivenza con qualsiasi mezzo a disposizione.

Conclusioni

Un film fatto di atmosfere, di silenzi, che unisce i piani sequenza solenni quasi Tarkovskijani, data la grande spiritualità e solidarietà umana del viaggio intrapreso dal protagonista, alle immagini neorealiste che riflettono la desolazione di un paese in perpetuo declino. 

di Michelangelo Mattei

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