The Farewell è un film reale che ti immerge in una cultura altra e lo fa con la naturalezza di chi la propria cultura la conosce e la vive Perché ha acquisito la maturità di avere uno sguardo distaccato.

Il panico e l’insicurezza sono il centro conflittuale del film .

Billi è una giovane trentenne cinese che arriva nella città natale di Changchun ed ha un vero e proprio esaurimento.

Non ha mai visto un tale marasma e soprattutto è inorridita dalla notizia che la sua amata Nonna materna Nai Nai ha un cancro in fase terminale e la famiglia non solo non ha nessuna intenzione di dirglielo ma ha anche elaborato un piano piuttosto Bizzarro per non farlo.

Organizzano il matrimonio del cugino di Billi con la sua ragazza giapponese e dicono addirittura alla nonna che sta bene così da poter fare in modo di starle vicino tutti insieme con la scusa della festa.

In molti film c’è la figura del bugiardo in fondo buono e simpatico ma qui la regista non giudica nessuno.

Le relazioni familiari come i giorni dei preparativi si dipanano con tutte le loro naturali contraddizioni.

Tanti gli argomenti sul tavolo: l’America, le dipendenze, i rapporti anche difficili tra Billi e la madre.

Non riescono per tutto il film a risolvere il loro rapporto anche riconoscendosi così simili l’una con l’altra.

La regia di The Farewell è originale con scelte anche coraggiose, le caratteristiche dell’horror vengono usate per descrivere lo stato d’animo destabilizzato in situazioni che appaiono da commedia.

Bravissimi tutti gli attori, è un film che si potrebbe tranquillamente avviare verso Golden Globe ed Oscar.

Sarebbe bello vedere la regista su quel palco.

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